COSENTINO SARO - ONES AND ZEROS RELOADED (CD DIGIPACK)

16.00€

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SARO COSENTINO è un musicista che lavora, spesso dietro le quinte, un artigiano che più che esporsi direttamente, spesso lascia che sia la propria musica, le proprie produzioni, a parlare per lui. E’ creatore di suoni e di suggestioni emotive, contribuendo con la sua arte, come pochi altri nel nostro paese, allo sviluppo dei “suoni” di alcuni dei nomi più importanti della musica Italia ed internazionale, così come di alcune pellicole cinematografiche di altissima qualità.

ONES & ZEROS Reloaded rinasce, dopo quasi venti anni – la prima edizione è del 1997 - perché è un disco che ha ancora tutto da dire. La nuova edizione contiene un inedito, “Real Life”, cantato dalla splendida voce di Karen Eden ed è stato rimixato e rimasterizzato. Un disco può nascere da un’esplosione di creatività, oppure essere distillato ad arte, scegliendo con cura gli ingredienti musicali per creare una felice combinazione di elementi sonori ed emotivi. ONES & ZEROS Reloaded è una riuscita mescolanza di tinte musicali: un progetto che si è evoluto negli anni, avvalendosi dell’apporto di musicisti provenienti da aree e culture diverse, ognuno dei quali ha lasciato un proprio segno sulla tela sonora.

Al disco hanno partecipato personaggi importantissimi del rock internazionale; i cantanti Peter Hammill (già leader dei Van der Graaf Generator), Tim Bowness dei no-man, Jakko Jakszyk (chitarrista dei Dizrhythmia , Level 42, King Crimson) e l’australiana Karen Eden. La batteria è stata affidata a Gavin Harrison (Porcupine Tree, King Crimson), con John Giblin (ex-membro deiSimple Minds e dei Brand-X che ha lavorato con John Martyn e Kate Bush) al basso, Trey Gunn (dei King Crimson) allo stick e l’amico David Rhodes (noto soprattutto per il lavoro al fianco di Peter Gabriel) alle chitarre. Meno noti al grande pubblico, soprattutto perché esponenti di culture musicali diverse da quella occidentale, Kudsi Erguner (che tra l’altro ha suonato con Jean-Michel Jarre) al flauto ney, il cantante Pandit Dinesh (dei Dizrhythmia, oltre che collaboratore di Sakamoto) e Shankar (che ha lavorato con Shakti, Gabriel, Bill Laswell e gli Epidemics) al doppio violino e voce, Cristiano Roversi allo stick. Saro Cosentino ha suonato tastiere e chitarre, oltre ad effettuare varie elaborazioni elettroniche.

Dice Saro Cosentino: «Il fatto di considerare la sintonia artistica come elemento discriminante ha contribuito a creare una serie di rapporti di affinità che mi hanno fatto crescere sia musicalmente che umanamente. Sono stato influenzato da tutte le persone che in vari modi hanno contribuito al disco». Ones & Zeros è dunque il frutto di un’evoluzione progressiva nata dalle intersezioni tra culture e personalità diverse che a loro volta hanno innescato processi compositivi e sonori talvolta inattesi ma sempre omogenei e musicalmente suggestivi.

Il disco è composto da sette canzoni (Real life,Bite the bullet, Phosphorescence, Days of flaming youth, From far away, Behind the glass, Defying gravity) più un brano strumentale conclusivo (9:47 PM Eastern Time). «La mia posizione nei confronti del disco è molto più vicina a quella di un regista nei confronti di un film, piuttosto che a quella di un attore protagonista. Un regista coordina e seleziona i ruoli per gli attori; per il mio progetto ho scelto i cantanti e i musicisti a seconda dei brani». Nonostante le varie partecipazioni e i diversi contributi, c’è un clima, un sapore comune a tutti i brani. È un disco dalle sonorità “classiche”, vale a dire che non insegue suoni alla moda. Ha sonorità che non sono attuali né sorpassate: semplicemente personali. Nasce come disco di canzoni, molto contaminato, perché in qualche modo propone una forma canzone dall’asse un po’ obliquo. Non c’è la ricerca di sonorità a effetto. Tutti gli interventi dei musicisti provenienti dalle aree orientali del pianeta sono infatti funzionali ai brani e non c’è alcuna tentazione di realizzare suoni volutamente esotici: si tratta piuttosto di un’attrazione verso sonorità, scale e fraseggi tipici di culture modali. Parte delle registrazioni sono state effettuate in vari studi inglesi, anche se il centro tecnico è stato lo studio Real World di Peter Gabriel. «Tutti i processi creativi hanno un andamento sinusoidale» conclude Saro Cosentino. «C’è un’energia che cresce e si arriva a un picco. Quando raggiungi il picco, immediatamente comincia la discesa e poi il tutto si ripete. L’abilità sta nel fermarsi nel picco più alto». Il disco è il primo passo del progetto “The Invisible Cities” band che propone un repertorio di “musica tradizionale di luoghi immaginari”

ONES & ZEROS Lista Crediti brano per brano:

REAL LIFE: - Karen Eden : Lead Vocal and backing Vocals - Cristiano Roversi: Stick , Keyboards, programming - SC: Guitars, keyboards, programming and electronics - PHOSPHORESCENCE: Peter Hammill : Lead Vocal and Backing Vocals - Gavin Harrison: Drums and Percussions - John Giblin : Bass - David Rhodes: Guitars - Shankar: double violin and voice - Richard Blair: additional programming - SC: Guitars, Keyboards, programming and electronics - DAYS OF FLAMING YOUTH: Tim Bowness : Lead Vocal and Backing Vocals - Gavin Harrison: Drums and Percussions - John Giblin : Bass - David Rhodes: Guitars - Shankar: double violin and voice - Richard Blair: additional programming - SC: Guitars, Keyboards, programming and electronics - FROM FAR AWAY: Peter Hammill : Lead Vocal and Backing Vocals - Gavin Harrison: Drums and Percussions - John Giblin : Bass - David Rhodes: Guitars - Pandit Dinesh : Tablas and voice - Kudsi Erguner : Ney Flute - SC: Guitars, Keyboards, programming and electronics - BITE THE BULLET : - Karen Eden : Lead Vocal and backing Vocals - Gavin Harrison: Drums and Percussions - John Giblin : Bass - David Rhodes: Guitars - Richard Blair: additional programming - SC: Guitars, Keyboards, programming and electronics - DEFYING GRAVITY : Jakko Jakszyk: Lead Vocal and Guitar - Gavin Harrison: Drums and Percussions - John Giblin : Bass - Pandit Dinesh : Tablas - David Rhodes: Guitars - SC: guitars, Keyboards, programming and electronics - BEHIND THE GLASS: - Karen Eden : Lead Vocal and backing Vocals - Lois K Mattson: Cello - Michele Fedrigotti: Piano and Keyboards - John Giblin : Bass - SC: Keyboards, programming and electronics 9:47 PM EASTERN TIME : - Trey Gunn : Stick and Electronics - Gavin Harrison: Percussions - John Giblin : Bass - SC: Guitars and electronics

BIO SARO COSENTINO

Saro Cosentino inizia la sua attività nei primi anni settanta, quando si trasferisce a Milano e inizia a suonare musica acustica della tradizione popolare nord-americana e blues. Collabora con musicisti della scena blues italiana e, nel 1979, forma il gruppo "Saro Cosentino entertainment blues band" di cui fanno parte Fabio Treves e Maurizio Angeletti. Con la band realizza un disco omonimo, e partecipa a festival internazionali come il "Milano blues night" ed il "Pistoia blues festival".

Dal 1979 si interessa di musica sperimentale e musica elettronica. Nello stesso anno inizia la sua collaborazione con Franco Battiato. Con lui scrive I treni di Tozeur, brano che partecipa all'Eurofestival del 1984.

Nel 1985 forma, con l'arpista Vincenzo Zitello, il duo A'sciara, che combina la tradizione popolare celtica e la musica elettronica. La band partecipa al Festival di Riva del Garda vincendo la "Vela d'argento" per il miglior singolo dell'anno con la canzone Fill. Nel 1987 compone le musiche per lo spettacolo "macchina dell'amore e della morte" di Tadeusz Kantor e collabora alla realizzazione dell'opera "Genesi" di Franco Battiato al Teatro Regio di Parma. Nel 1988 esce il suo primo album da solista "Saro Cosentino" su etichetta l'Ottava/Emi.

Dal 1990 al 2009 alterna il lavoro di compositore a quello di produttore con numerosi artisti italiani ed internazionali, tra i quali: FRANCO BATTIATO, ALICE, PETER GABRIEL, MORGAN, MILVA, IVANO FOSSATI, RADIODERVISH, MASSIMO ZAMBONI, PETER HAMMILL, SHANKAR ,TREY GUNN, KUDSI ERGUNER, KAREN EDEN, DAVID RHODES,TIM BOWNESS, PANDIT DINESH, TONY LEVIN, LAURENCE REVEY, NATASHA ATLAS, JAKKO JAKSZYK, GAVIN HARRISON, MINO DI MARTINO. Nel 1995 con la collaborazione con Mino Di Martino dà vita al progetto TV Dinner, al disco seguirà un tour internazionale con gli Ozric Tentacles. Del 1998 è il suo album Ones and Zeros. Nel 2006 s'avvicina alla musica per immagini. Fra le colonne sonore da lui firmate ricordiamo: "Sfiorarsi" e "Rocco tiene tu nombre" di Angelo Orlando, Rough Hands "Ayadin Khachina“ di Mohamed Asli del 2011 e i documentari “La maglietta rossa” e “1960 - I Ribelli” per la regia di Mimmo Calopresti.

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