METADRIVE - Over Reality CD Digipack

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Membri: Luca Adami .lead vocals .keys Silvio Rondelli .keys .backing vocals Davide Rondelli .drums .programmings Primo album per questa band elettronica italiana formatasi tra Mantova e Verona nel 2014 che abbandona gli schemi classici e ci porta in una nuova dimensione musicale: suoni siderali, progressioni spazio temporali, magia, visioni di infinito e di bellezza. Formazione a trio stranissima con doppia tastiera e batteria ci propone un genere che la avvicina alla musica elettronica anni ottanta ma con un piede nel synth-wave, allo space ed alternative rock in lingua inglese. Strumenti analogici e digitali come sezioni distinte in un unico cuore pulsante. Il loro suono innovativo nell’album di debutto “Over Reality” è un viaggio tra luci e ombre, dove la natura umana si evolve, muta forma, si nasconde, scappa, combatte e ritorna a splendere. Uno splendido racconto in musica. Track/chapter list: 1. Overture & The Prophecy 2. Moon vision 3. Run 4. Liar 5. Digital Captivity 6. Cyborg Surgery 7. NDE 8. Cold Resurrection 9. Cruel Thing 10. Metadrive 11. Lullaby Of Memories 12. Mankind Theme 13. End Titles STORY SETTING: COLONIA EXTRAMONDO – FUTURO REMOTO PREMESSA. Il pianeta Terra è un paradiso perduto, un antico ricordo di bellezza ormai annebbiato dal tempo. Dopo averla prosciugata di ogni risorsa l’umanità si è evoluta sugli altri pianeti della galassia. Per rendere possibile la conolizzazione extramondo è stato creato un criterio di selezione basato sul concetto di “qualità di vita”. Chi raggiungeva gli standard aveva diritto di locazione. Chi non soddisfaceva i criteri era reclutato forzatamente e trasformato in Cyborg: forza lavoro automatizzata necessaria alla bonifica extramondo. Il processo di reclutamento forzato però continuò anche oltre la migrazione e venne riconosciuto dalle leggi come unico sistema di sopravvivenza extramondo. Il sacrificio di quelle vite per la salvezza di un’eccellenza era l’unica speranza per l’uomo di sopravvivere. I “trasformati” - ad opinione di tutti – non era sacrificati, ma erano salvati da una condizione di certa sofferenza, povertà (erano per lo più emarginati, tossicodipendenti, poveri, orfani, anziani, disoccupati cronici, disabili mentali o fisici, criminali, ecc.) per essere elevati ad un nuovo rango sociale amato e stimato da tutti: uomini/macchina superiori, resistenti oltre ogni limite umano, utili, intelligentissimi. Della loro vita precedente però veniva annullato ogni ricordo e per migliorarne l’efficienza era necessario sopprimerne ogni pulsione naturale e ogni moto affettivo. In questo contesto, su un pianeta miniera desertico inizia la nostra storia. 1 OVERTURE & THE PROPHECY. Un uomo dorme nel suo appartamento e sogna. Sogna le sabbie del deserto alieno, fuori dalle mura di una città lontana. Sogna un uomo che vaga nel nulla, perso in cerca di qualcosa. Vive un’agonia interiore incomprensibile, in una notte senza stelle. Presagi e premonizioni oscure di giorni che verranno, di eventi ormai dimenticati. Visioni di guerra tra un popolo di uomini ed eserciti di cyborg… maree d’acqua e orde di soldati che inondano il deserto, battaglie sanguinose nella polvere… per la salvezza, per la libertà. Il grido di uomo rompe la notte. Reca un messaggio: “ti stanno cercando, scappa!” MOON VISION. L’angoscia di un popolo in catene è dissipata da un’inattesa meraviglia: la visione della luna terreste che rischiara le tenebre, che accompagna l’umanità in ricerca. La sua luce accecante è una mano tesa dall’alto che suscita meraviglia e spazza via le nubi. Un luna mai vista dall’uomo, una visione leggendaria, scaturita dall’interiorità. La nostalgia spalanca il cuore alla bellezza perduta, riaccende una pallida speranza, commuove. RUN. Questa commozione è rotta dal risveglio improvviso e traumatico del grido sentito in sogno: “ti stanno cercando, corri!” in un presentimento di pericolo imminente. Rumori, grida rompono il silenzio e una nuova paura riempie l’aria. Poi, la consapevolezza: è la fine, sono venuti a prenderti. Sono li per te, ti stanno cercando. E allora corri disperato, il cuore che esplode nel petto mentre senti i loro occhi posarsi su di te ovunque tu vada. Ovunque loro ti vedono. Ovunque i loro occhi ti possono raggiungere. “oltre il labirinto dei vicoli, oltre le mura, occhi vedono ogni tuo passo”. Ma un amico ti trae in salvo. LIAR. Qualcosa non funziona. La contraddizione non lascia spazio alle ragioni, genera domande. Perché sento i tuoi occhi distanti? L’amicizia non è forse vicinanza, prossimità? Non erano così. Sono cambiati. Cosa è accaduto? Il tarlo delle domande che distrugge. L’amico è chi ti aiuta nel bisogno. L’amico è chi ti salva. Perché mi salvi se poi mi vendi al nemico? Il tradimendo è negli occhi del vicino, di chi chiamavi amico. Lo vedi con evidenza mentre ti portano via. Gli occhi non possono mentire. DIGITAL CAPTIVITY. Linee e oscurità. Ogni prigionia di un uomo è una cella senza mura e senza limiti, fatta di luce, ombra e solitudine. Un limbo di riflessi di sé infinito che lascia spazio al tarlo della pazzia. Nella consapevolezza della fine c’è sempre spazio per una preghiera. Finirà la mia vita, cambierà per sempre. Sono progioniero di un’emozione, di un ricordo. Sarà annullata ogni mia memoria. Ricordami come ero. Raggiungimi oltre l’orizzonte. Mi sento così solo. Ogni sforzo è vano, ogni pensiero è sordo nella prigione digitale. La fine arriva. Vengono a prendermi. CYBORG SURGERY. La fine arriva con la visione di una luce insolita. Gli occhi saranno spenti di li a poco. Ogni visione verrà soppressa. Non vedrai più nulla. Occhi spenti alla vita, chiusi, per sempre. La trasformazione avrà inizio a breve e hai paura. Occhi freddi, una sala gelida. Aghi e cavi introdotti nel corpo. Grida che non vengono intese dalle macchine. L’offuscamento dei sensi fa svanire l’eco delle domande, assieme al decadere dei ricordi... dell’umanità. Addio. Sopraggiunge la morte. NDE. Pace e sospensione in totale assenza di gravità. Un tavolo operatorio. Vedi dall’esterno il tuo corpo straziato da ingranaggi e fili metallici. Due braccia robotizzate che operano, saldano, suturano a grandissima velocità. Un volto ricostruito e modificato. Poi un’oscurità estrema e un tunnel di luce. La sensazione di benessere e amore universale che trabocca nel cuore. Non c’è più dolore, c’è amore oltre la morte. La percepisci come una luce che ti avvolge ma dura poco. Un’incontenibile energia esce da te stesso in questa nuova, inattesa dimensione. Amore. Una voce ti parla e dice “guarda dentro te stesso”. Poi accade il nuovo risveglio. COLD RESURRECTION. Sei un cyborg. Il risveglio è veloce e meccanico. Occhi brillanti e retroilluminati. Le palpebre sono dure e oleate. Forza, efficienza e assoluta apatia scorrono dentro di te. Vedi ogni cosa come una catena di numeri, senti i dati fluire intorno e dentro di te come un’effervescenza gelida, immortale. Se tu fossi un uomo potresti sorridere all’idea di quell’inattesa potenza. Ma non sorridi. Non provi nulla. Non sei più un uomo. Sei risorto in un nuovo corpo. CRUEL THING. La legge scorre dentro di te, ti domina. La legge è tutto. Sei una cosa. Vivi una corsa continua, il tempo è ininfluente. Non c’è il sole. E’ il fare che conta. Ma dentro resta una domanda che si eleva come un grido. Chi sono io? La tecnologia, la morte non ha saputo spegnere questo fragilissimo residuo di umanità… e cresce dentro mentre corri follemente nella tua nuova lucidissima perfezione. METADRIVE. L’anomalia della domanda si scontra con la percezione della bellezza. La bellezza di un antico fiore terrestre detto Metadrive. Un piccolo e fragilissimo fiore… la cui visione e il cui tenue profumo entra nel sistema e lo frantuma dall’interno. Questo evento impossibile, inatteso, inspiegabile non è che la miccia esplosiva che innesca la nuova catena di domande e offusca l’efficienza del tuo super-ego bionico. Respiri aria e torni a sentirla fluire mentre riprendi coscienza di quello che ti accade e di cosa sopravvive dentro il tuo cuore. Questa nuova coscienza… questo ritorno di coscienza, amplificata dall’intelligenza tecnologica, ti porta a comprendere la storia dell’universo in modo finalmente chiaro e visibile. “vive nel mio cuore una traccia di te… non posso odiarti senza odiare me stesso: amore”. LULLABY OF MEMORIES. Il cuore si apre alla visione della Terra, che non avevi mai visto. La vedi riposare nel silenzio dell’universo, entri nella sua atmosfera e respiri per la prima volta il suo ossigeno. In quest’esperienza estatica ritornano potentissime tutte le tue emozioni… e il tuo stupore di fronte alla sua bellezza originaria è grandissimo. MANKIND THEME. Dopo la nostalgia, subentra la coscienza di sé, rinnovata e fortificata. Eri un essere umano. Lo sei ancora. La tua consapevolezza vivificante si trasforma in coralità di uomini e donne, in un grido di riscatto di un’umanità perduta che è tornata contro ogni speranza. In questo rinnovato entusiasmo torna la gioia e il vigore ma anche le domande ultime sul senso dell’esistenza. Cosa sarà di me? Cosa sarò? Oltre i miei anni, oltre le mie trasformazioni? Oltre i miei sogni? Oltre? Dall’inizio di questo viaggio ad oggi e nei secoli a venire… “cosa sarà di me, senza Te in me, eterna bellezza”.
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